La coratella di abbacchio con i carciofi è un piatto tipico della cucina romanesca irrinunciabile a Pasqua. Ma per essere certi di farla deliziosa il giorno di Pasqua è importante fare parecchie prove prime hihih. A parte gli scherzi, questo è un piatto buono sempre e, se è periodo di carciofi noi la prepariamo con immensa gioia dei nostri pancini.

1 coratella d’abbacchio
4 carciofi romaneschi
2 spicchi aglio
olio extra vergine di oliva
1/2 bicchiere vino bianco
sale
prezzemolo
aceto
alloro
cipolla
Io la faccio così 🤤😉
carciofi
Personalmente preferisco cuocere separatamente i carciofi e aggiungerli alla coratella verso la fine.
coratella
Metto la coratella in ammollo con acqua, aceto e un paio di foglie di alloro: la renderanno più morbida e mitigheranno il sapore forte.
Pulisco i carciofi eliminando le foglie esterne, la parte più legnosa del gambo e la peluria centrale. Li taglio a spicchi e li tuffo in acqua acidulata con limone.
Scolo i carciofi, li asciugo e li trasferisco in una padella con olio e aglio soffritto, aggiungo poca acqua per aiutare la cottura.
Quando i carciofi sono ancora abbastanza croccanti aggiusto di sale e di pepe.
Ora mi dedico alla coratella.
Separo polmone, cuore, fegato e trachea. Taglio quest’ultima a rondelle dopo averla lavata accuratamente facendo scorrere acqua all’interno e riduco il resto a pezzetti, mantenendoli però distinti fra di loro.
Scaldo l’olio in una padella (se l avete a disposizione sappiate che ricetta originale vorrebbe lo strutto), soffriggo la cipolla tagliata a julienne, unisco il polmone, poi la trachea e faccio cuocere per circa cinque minuti.
Quando sento il tipico sibilo del polmone (un pò macabro lo so 😏), aggiungo il cuore, sfumo con il vino e, infine, metto le parti restanti più tenere (fegato, milza se c’è).
Continuo la cottura per qualche minuto e unisco i carciofi.
Lascio amalgamare i sapori, spolvero con il prezzemolo, spengo e buon appetito.
