A prima vista potrebbe sembrare il “cugino” cuscus, e invece si tratta di una tipologia di pasta tutta italiana. E,per essere precisi, sarda! È la fregola (o meglio detta Fregula), una pasta di semola che, oltre a essere la base per squisite ricette, nasconde un’origine millenaria. E’ erroneamente chiamata Fregola , ma in realtà il suo vero nome è fregula. Un termine di derivazione latina (ferculum) che, associato ai verbi quali sminuzzare, frammentare e frisare, potrebbe tradursi con la parola “briciola”.
La preparazione della fregola è un vero e proprio “rito” casalingo:
- La semola, disposta su un piatto largo e fondo(meglio se di coccio), viene impastata e lavorata con dell’acqua tiepida e salata.
- Poi, attraverso un abile movimento circolare delle mani, con uno “sfregamento” per l’appunto, si ottengono i granelli tipici della fregola.
- Questi ultimi vengono poi lasciati asciugare su di un telo per circa 12 ore e, dopo un processo di tostatura al forno di circa 15 minuti a 180/200°, assumono il caratteristico colore dorato e il particolare sapore che rendono unico questo tipo di pasta.
Io , ormai lo sapete , sono una pigrona, figlia e schiava della tecnologia e ho preparato la fregula utilizzando la mia macchina per la pasta, utilizzando una trafila al bronzo spaghetti e durante l estrusione tagliandola in piccole briciole. Il risultato è stato magnifico, sono rimasta piacevolmente soddisfatta del mio piccolo “colpo di genio” 🤓
Tostata
Finita in padella e nel piatto
La adoro!
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