Una delle prime cose che ho ricevuto in regalo dalla mia mamma quando sono andata a convivere è stata la pentola a pressione. Questa pentola permette di ridurre notevolmente i tempi di cottura dei cibi grazie all’elevata temperatura che si genera al suo interno. Regolando infatti la fuoriuscita di vapore, la pentola a pressione sfrutta la pressione al suo interno, che può arrivare ad essere il doppio di quella atmosferica, per far raggiungere all’acqua una temperatura superiore a quella di ebollizione. Tutto ciò si traduce in un notevole risparmio sia di tempo che di energia (in termini di gas utilizzato). Molti pensano che la pentola a pressione sia pericolosa, ma in realtà quelle in commercio al giorno d’oggi hanno diversi sistemi di sicurezza che le rendono molto sicure . L’importante comunque, come per ogni strumento della cucina, è seguire attentamente le indicazioni del manuale, sia per l’uso che per la manutenzione: non aprite MAI la pentola finché il pistone di sicurezza non si è abbassato segnalando che la pressione al suo interno è tornata normale e, in caso questo, o la valvola di sicurezza o la guarnizione fossero danneggiati sostituiteli tempestivamente.
La pentola a pressione è utilissima per lessare gli alimenti in breve tempo ma anche per cucinare veri e propri piatti. Uno dei miei cavalli di battaglia è l’arrosto cotto nella pentola a pressione, che rimane tenero e succulento.
On line si trovano tantissime tabelle con i tempi di cottura di tutti gli alimenti che si possono cucinare con la pentola a pressione.